L'appuntamento (capitolo cinque, 1° episodio)

L’appartamento di Ambra era piccolo, ma arredato in maniera tale da rendere l’atmosfera soffice ad avvolgente come un abbraccio, con un tocco che solo un animo sensibile e femminile come il suo poteva creare. Ambra stava finendo di caricare la lavastoviglie quando il campanello suonò. Andò ad aprire, ad apparve Abele, bello sorridente e con una confezione da quattro bottiglie di birra in mano.

«Operazione soccorso ragazze sedotte e abbandonate in atto!» esclamò Abele portandosi le bottiglie fino alle orecchie.

«Scemo. Entra! Comunque sappi che Alfredo l’ho lasciato io…» Ambra fece accomodare Abele.

«Per come la vedo io, – aggiunse Abele – dal suo comportamento degli ultimi tempi posso concludere che, di fatto, ti ha abbandonata lui! Tu hai solo messo in chiaro la faccenda…»

«La situazione l’ho chiarita, sì, ma ora la vita è buia! Dài, mettiti a sedere…» disse amaramente Ambra chiudendo la porta.

«Puoi mettere queste nella ghiacciaia per qualche minuto? Le ho prese al supermercato, ma non le ho trovate fredde…» Abele porse le birre ad Ambra, la quale disse:

«Dammi qua, mentre ghiacciano si parla un po’… - e afferrò le bottiglie – proprio ieri ho sbrinato il frigo» Ambra afferrò le bottiglie e si diresse in cucina, lanciando un’occhiata di complicità ad Abele che si stava sprofondando sul divano, quasi interamente ricoperto di peluche.

Abbracciami, abbracciami!” gracchiò improvvisamente una voce meccanica. Abele aveva preso in pieno l’orsetto parlante. Si spostò con la schiena e tolse l’orsetto da dietro, per guardarlo poi con nostalgia.

«L’orsetto Balù. Ti ricordi? Me lo regalò Alfredo per il mio compleanno…» esclamò Ambra mentre stava tornando dalla cucina.

«Sì, me lo ricordo. Carino…»

© Massimo Rognini

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