L'appuntamento (capitolo cinque, 3° episodio)

«Dì la verità…Tu aspetti il classico principe azzurro, che ti faccia salire sul suo cavallo bianco e tutti vissero felici e contenti. Non è così?»

«Scherzaci pure, ma fa faccenda è tragica. Il fatto è che non vorrei invecchiare da sola…ho paura di invecchiare! Prendi tua madre: le è successa una disgrazia, d’accordo, però ci metterei la firma per arrivare alla sua età ed avere il suo aspetto! Sembra mia sorella, quasi… E proprio non capisco come mai non abbia ancora trovato un compagno…»

«Beh, sai…Forse gli impegni dell’agenzia sono tali che la assorbono completamente, e per ora non trova tempo per il resto…» Abele buttò lì una giustificazione, ma riconosceva tra sé e sé che, in fondo, Ambra aveva ragione.

«Comunque sia, tu a quell’età non ci arriverai da sola! Ci sarà pure qualcuno che sopporterà tutti questi pupazzi…Senti, prima che scoppino le bottiglie di birra nel freezer, si beve un goccetto?»

«Ok, vado a prenderle…» Ambra si alzò dal divano, lasciando il peluche nell’angolo

« Bicchiere o bottiglia?»

« Bottiglia, bottiglia…» mormorò Abele mentre osservava l’orsetto Balù, pensando che tutti quei pupazzi li avrebbe sopportati benissimo.

La serata trascorse serenamente, parlando del più e del meno, del lavoro in agenzia, delle batoste ricevute ai colloqui, di Alfredo. Erano le undici e mezza, quando Abele rientrò a casa. Sbadigliando, chiuse la porta e si diresse nella saletta. Buttò la maglia di cotone sul divano, accanto ai giornali che aveva acquistato nel pomeriggio. Si sedette e decise di darci un’occhiata: gli interessavano soprattutto gli annunci delle ditte in cerca di personale. Ormai era impellente la necessità di avere a disposizione del denaro, le risorse si stavano esaurendo e le bollette, o meglio le aziende che le emettevano, esigevano a gran voce un pagamento. Su tutte e tre le riviste che aveva comprato non trovò nulla che facesse al caso suo, allora si concesse lo svago di leggere le puttanate scritte nelle rubriche dei messaggi personali. Altre volte le aveva scorse velocemente, secondo lui erano troppo sfacciate per essere veritiere. Nonostante tutto era allegro, complice la birra e la piacevole compagnia della serata. Accese la televisione e facendo zapping alla TV iniziò a scorrere gli annunci di "offerte private".

© Massimo Rognini

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